Presentazione del libro “Vini proibiti” di Michele Borgo e Angelo Costacurta, Kellermann editore.

La collana editoriale “Grado Babo”, curata da Angelo Costacurta e Sergio Tazzer, si arricchisce con il suo 10° volume, che analizza la situazione vitivinicola di metà Ottocento dopo l’arrivo e la diffusione in Europa di tre gravi e dannose avversità parassitarie, che minacciavano la sopravvivenza dei tradizionali e autoctoni vitigni. Allora esistevano due possibili soluzioni, avvalorate dopo numerosi studi scientifici e svariati tentativi di campo per non compromettere le produzioni vitivinicole europee: creare ibridi, frutto di incroci di varietà europee con specie americane oppure innestare le varietà nostrane su piede americano. Il problema della fillossera, poi origine dei malanni crittogamici europei, venne gradualmente superato ricorrendo all’innesto di varietà da frutto su piede americano.

La soluzione di sostituire i vitigni malandati con gli ibridi, prima di origine americana e poi ottenuti in Europa, e che non richiedevano trattamenti antiparassitari se non un po’ di zolfo, prese piede per contrastare i danni causati da peronospora e oidio: un fenomeno che ebbe ampia diffusione nelle aree viticole Venete e che portò alla produzione del vino Fragolino, Clinto, Clinton, Bacò: vini allora considerati di mediocre qualità, ottenuti da varietà che producevano uva in grande quantità, ma che hanno fatto storia per quanti rimasti sul posto come pure per quanti emigravano portando con sé qualche marza di vite.

Tutto finito? Sembra di no, perché nelle campagne del Trevigiano rimangono ancora relitti di quei vitigni, i cui vini sono ricercati e divenuti di nicchia, se prodotti con accurate tecnologie enologiche.

L’editore Kellermann ha promosso due incontri divulgativi per presentare il libro “Vini proibiti: vitigni ribelli e resistenti” con la partecipazione degli autori, di Sergio Tazze e di Franco Zambon:

  • Domenica 27 Novembre, ore 17, presso il Centro Culturale di Cappella Maggiore,
  • Domenica 4 Dicembre, in mattinata a Moriago della Battaglia: data e sede da definire.

UNA BELLA OCCASIONE PER INCONTRARE AMICI ED ESTIMATORI DEI PRODOTTI DELLA NOSTRA CULTURA E DEL NOSTRO TERRITORIO!

Organismi e cariche

Dal 1988 la Confraternita Vini Asolo Montello sviluppa e promuove le tradizioni dei prodotti vitivinicoli delle nostre terre.

I Confratelli

La Confraternita Vini Asolo Montello conta tra i propri Confratelli decine e decine di esimi rappresentanti della cultura vitivinicola del territorio dell’Asolo Montello.

L'organigramma

Nel rispetto degli obiettivi espressi con lo Statuto originale del 1988, la Confraternita Vini Asolo Montello è guidata da organismi e cariche interne.

Lo Statuto

Lo Statuto è il documento costitutivo dell’Associazione e sancisce i diritti e i doveri dei Confratelli, oltre alle modalità di rappresentanza e di amministrazione.

Aggiornamenti dalla Confraternita

Leggi il blog della Confraternita Vini Asolo Montello per le ultime novità.

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