La Confraternita Vini Asolo Montello ha scelto la regione Marche come destinazione del suo viaggio di studio per l’anno 2023.

Resoconto del viaggio

Dal 5 al 7 maggio abbiamo scelto le Marche per il nostro annuale viaggio di studio. Il gruppo era composto da 29 persone tra Confratelli e amici.

Tre spledide giornate di sole ci hanno accompagnato in questo viaggio breve ma molto intenso, ricco di emozioni, di acquisita conoscenza e di bellezza in senso lato.

Venerdì 5 maggio

Dopo un lauto pranzo con splendida vista mare a Sirolo, abbiamo visitato la Cantina Umani Ronchi a Osimo. La cantina nasce come piccola azienda agricola più di 60 anni fa a Cupramontana, una località dove pulsa il cuore del Verdicchio Classico, grazie Al fondatore Gino Umani Ronchi. Pochi anni dopo in quella piccola realtà entrano Roberto Bianchi, imprenditore edile anconetano con una forte passione per l’agricoltura e suo genero Massimo Bernetti, da poco laureato in Scienze Politiche.

Umani Ronchi è una realtà che tuttora mantiene una dimensione familiare, applica l’agricoltura biologica su un patrimonio agricolo significativo, pone attenzione al risparmio delle risorse energetiche e idriche, all’utilizzo di materiali leggeri e riciclabili, ama l’innovazione, la sperimentazione, la partecipazione a studi e ricerche in collaborazione con il mondo universitario rivelando con ciò una sensibilità profonda verso la sostenibilità, un tema che continuerà ad essere punto focale della filosofia aziendale, insieme alla valorizzazione delle produzioni artigianali territoriali.

Umani Ronchi è presente in oltre 60 paesi, a partire dal Giappone, Svezia, Canada, Stati Uniti e Germania. Dagli anni ’70 ad oggi l’azienda ha raddoppiato gli ettari di proprietà e ha rinnovato progressivamente l’85% del patrimonio vitato. Ha investito sul Verdicchio e sul Rosso Conero, recuperando e valorizzando vitigni minori, e ponendosi obiettivi enologici di assoluta eccellenza. Una proprietà vitata articolata, che racconta di una ricerca continua, sistematica e meticolosa, attorno alla terra “migliore” e alle più evolute tecniche agronomiche ed enologiche.

La nostra visita è iniziata letteralmente “sul campo”, ovvero sul podere Campo San Giorgio poco distante dalla cantina. Un vigneto storico che è l’appellativo catastale di una particella del comune di Osimo che si è distinta, dopo diverse vendemmie, per espressività e unicità caratteriale. Il risultato è un Montepulciano in purezza che sa esprimere eleganza e caratterialità.

Andres Ariza, responsabile accoglienza della Cantina, ci ha illustrato la filosofia aziendale e i terroir che danno vita al Rosso Conero e al Verdicchio, oltre alla storia dell’azienda. Siamo passati poi alla degustazione di 3 vini all’interno della Bottaia.

Cena al ristorante “La Moretta” e passeggiata per il centro storico di Ancona.

Sabato 6 maggio

Sabato mattina: visita alla Cantina Velenosi di Ascoli Piceno, una realtà nata nel 1984 per volontà di due giovanissimi imprenditori, Angela ed Ercole Velenosi, tuttora titolari. Il cuore dell’azienda è situato nella storica città di Ascoli Piceno ad un’ altezza di 150/200 mslm.

I poderi dell’azienda si estendono tra le colline che fanno da contorno alla splendida valle del fiume Tronto, che grazie ai suoi terreni argillosi e fertili, è da sempre stata vocata alla coltivazione della vite.

La cantina fin dall’inizio ha ottenuto un grande successo di critiche giornalistiche pubblicate sui più rinomati giornali nazionali ed internazionali quali: Wine Spectator, Robert Parker, Gambero Rosso, Luca Maroni, A.I.S. e molti altri.

Ercole Velenosi e il figlio ci hanno accolti nella bellissima sala degustazione e coccolati con i loro vini e con prelibatezze della cucina ascolana.

Ci siamo poi spostati a Porto San Giorgio per il pranzo all’Hotel Caminetto.

Sabato pomeriggio: visita della storica azienda Fazi Battaglia a Castelpiano, un’icona del vino italiano, un nome che da quasi 70 anni non solo evoca vini di grande qualità, ma anche quello stile italiano, quel modo di essere e di vivere che ci ha reso popolari in tutto il mondo. E se made in Italy tutt’oggi ha un grande senso lo si deve anche ad aziende come Fazi Battaglia, dove la tradizione non è mai disgiunta dalla creatività e dal coraggio di osare e di innovare.

Con i suoi 130 ettari di Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico, Fazi Battaglia rappresenta infatti la storia e la tradizione del vino marchigiano nel mondo. La storica bottiglia ad anfora, creata nel secondo dopoguerra, è diventata il simbolo del Verdicchio e del vino italiano. Per questo motivo la cantina si integra nella mission del gruppo Bertani Domains attraverso la forte identità del marchio, l’integrità e la trasparenza, la ricerca e l’innovazione, esplorando nuovi metodi di produzione ma rimanendo sempre ancorati alla tradizione.

Questo è l’impegno della Fazi Battaglia, insieme alla valorizzazione del territorio marchigiano e del suo grande vitigno, il Verdicchio.

La Fazi Battaglia nasce nel 1949 dall’unione delle due famiglie, Fazi e Battaglia, in una piccola cantina nel paese di Cupramontana, ma sarà la famiglia Angelini ed in particolar modo Francesco Angelini, fondatore dell’industria farmaceutica e già sindaco di Ancona, pochi anni dopo, a fare di questa azienda un marchio storico della vitienologia italiana. A lui si deve anche l’inconfondibile forma della bottiglia ad anfora, ispirata agli antichi contenitori etruschi, che nacque grazie ad un concorso indetto nel 1953 e vinto dall’architetto Antonio Maiocchi. Si ricercava una bottiglia dai richiami antichi, ma dalla forma unica, che rendesse immediatamente identificabile il suo Verdicchio, allora poco conosciuto. Il risultato fu la sinuosa anfora (che in America ribattezzarono “la Sofia Loren”), una bottiglia che, come pochi altri esempi, si è legata non solo all’immagine della cantina, ma anche di un vitigno e di un intero territorio. Tutto questo grazie a coraggio e intuizioni sintetizzabili in due scelte fondamentali e decisamente innovative per l’epoca: investire fortemente nella qualificazione del vigneto, in un’epoca in cui la viticoltura italiana era in gran parte ben lontana da una cultura enologica di qualità, e al tempo stesso credere fortemente in un unico vitigno, il Verdicchio. Due scelte che hanno anticipato i tempi e che hanno fatto di Fazi Battaglia una vera bandiera nella valorizzazione di un territorio produttivo come le Marche e di uno dei grandi vitigni autoctoni italiani.

Mirco Pompili ci ha accompagnati nella visita alla Cantina, incantandoci con il racconto della storia di questa Cantina, molto importante non solo per il territorio ma anche per la nostra nazione. Abbiamo degustato 4 ottimi vini in sua compagnia e abbiamo apprezzato moltissimo la professionalità di Mirco Pompili, al quale porgiamo ancora una volta il nostro ringraziamento per averci accolti con tanta umanità e dedizione.

Sabato sera cena a Jesi all’Osteria Forno d’Ercole e passeggiata per il centro storico di Jesi.

Domenica 7 maggio

Giornata dedicata alla “degustazione artistica, architettonica e culturale” del Palazzo Ducale e del centro storico di Urbino con la guida Michelangelo Curzi.

Dopo il pranzo alla Taverna degli Artisti rientro verso Montebelluna con immancabile riassunto e commento del Gran Maestro Franco Dalla Rosa su quanto visto e degustato, il tutto inserito in un contesto tecnico e storico-culturale.

Largo spazio di commenti è stato dato anche a tutti i partecipanti al viaggio. Unanime il giudizio positivo anche su questo viaggio nelle Marche.

Organismi e cariche

Dal 1988 la Confraternita Vini Asolo Montello sviluppa e promuove le tradizioni dei prodotti vitivinicoli delle nostre terre.

I Confratelli

La Confraternita Vini Asolo Montello conta tra i propri Confratelli decine e decine di esimi rappresentanti della cultura vitivinicola del territorio dell’Asolo Montello.

L'organigramma

Nel rispetto degli obiettivi espressi con lo Statuto originale del 1988, la Confraternita Vini Asolo Montello è guidata da organismi e cariche interne.

Lo Statuto

Lo Statuto è il documento costitutivo dell’Associazione e sancisce i diritti e i doveri dei Confratelli, oltre alle modalità di rappresentanza e di amministrazione.

Aggiornamenti dalla Confraternita

Leggi il blog della Confraternita Vini Asolo Montello per le ultime novità.

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