Il viaggio

La Confraternita Vini Asolo Montello ha scelto la Campania come destinazione del suo viaggio di studio per l’anno 2022.

Resoconto del viaggio

Dal 19 al 22 maggio siamo stati in Campania per il nostro annuale viaggio di studio, già programmato per il 2020 ma causa pandemia Covid siamo riusciti a realizzato solo quest’anno.

Il gruppo era composto da 18 persone tra Confratelli e amici, tutti molto interessati alle bellezze culturali, architettoniche, paesaggistiche ed eno-gastronomiche di questa meravigliosa regione.

Abbiamo raggiunto Napoli il giovedì nel tardo pomeriggio, dopo un lungo ma molto rilassante viaggio in pullman. La cena luculliana alla pescheria “Il Miracolo dei pesci” di Posillipo ha riscattato ampiamente il pranzo frugale in autogrill.

Grazie ancora a Claudio e al suo staff per l’accoglienza e la qualità delle pietanze che ci hanno riservato!

Il venerdì ci siamo trasferiti nella zona dei Campi Flegrei, territorio a nord ovest di Napoli, terra vulcanica e ricca di testimonianze archeologiche e naturalistiche. La nostra guida FiorellaAmorena ci ha guidati nella visita del Castello Aragonese di Baia, un luogo molto affascinante anche per la sua bellissima esposizione sul mare, e il museo archeologico interno, dove sono conservate le testimonianze di un passato greco-romano sul territorio. A seguire visita del famoso Lago d’Averno, conosciuto già nell’antichità e cantato da Virgilio come entrata del regno dei morti: l’Ade. Intorno al lago si sviluppano campagne fertili e rinomate per i vitigni tipici, soprattutto la “Falanghina dei Campi Flegrei” e il “Per e’ palumb”, dialettale per Piedirosso, un vino DOC rosso rubino la cui produzione è consentita nella città metropolitana di Napoli e vinificato in purezza dal vitigno omonimo. La degustazione di questi vini si è svolta nel vigneto storico “Mirabella”, nella splendida cornice del Lago d’Averno e adicente al tempio di Apollo, di proprietà di Cantine dell’Averno, una realtà vitivinicola e agrituristica molto piccola ma con una caparbia determinazione a far conoscere e promuovere il proprio territorio, quindi perfettamente in linea con la mission della nostra Confraternita. La degustazione di falanghina e piedirosso accompagnata da prodotti tipici locali all’ombra degli alberi, accarezzati da una fresca brezza lacustre e in un contesto storico e mitologico, è risultata particolarmente piacevole e ha stimolato una discussione sui vini assaggiati, che per tipicita’ e lavorazione enologica hanno visto pareri discordi che però hanno contribuito a un sempre ben accetto dialogo tra i nostri partecipanti.

Il pranzo si è svolto presso il ristorante La cantina di Ruggiero, lungo le sponde del Lago di Lucrino. A seguire nel pomeriggio abbiamo visitato le “Cantine Astroni” , guidati dalla bravissima Cristina Varchetta che ci ha fatto conoscere i luoghi e i prodotti della cantina di famiglia e guidati in una altrettato valida degustazione. L’azienda si erge (letteralmente!) sulle pendici esterne del cratere degli Astroni, tra Napoli e Pozzuoli, un tempo riserva di caccia Borbonica e oggi oasi naturale WWF Italia, e da sempre si è impegnata nella salvaguardia, valorizzazione e promozione del grande patrimonio enoico dei Campi Flegrrei, terra baciata dal mare e animata dal fuoco vulcanico e abbracciata dal mito. Il percorso di Cantine Astroni è finalizzato pertanto ad elevare costantemente la viticoltura campana, soprattutto quella Flegrea, esprimendo raffinatezza ed eleganza, e valorizzando i vitigni autoctoni attraverso la salvaguardia della biodiversità e la difesa delle tradizioni vitivinicole del territorio, un tema molto attuale e interessante nell’ottica di tutela dell’ambiente. Negli ultimi anni, l’azienda sta realizzando un grande lavoro di riconversione e di tutela del territorio. Nuove vigne si aggiungono a quelle già presenti e l’obiettivo primario è la ricerca continua delle potenzialità inespresse della Falanghina e del Piedirosso dei Campi Flegrei.
Cena con l’immancabile pizza napoletana da “Starita a Mater Dei”, nel centro storico di Napoli.

Sabato: dal centro di Napoli ci siamo trasferiti di buon mattino a Paestum dove abbiamo visitato l’Azienda Agricola Tempio, con le stalle per l’allevamento delle bufale, la filiera di trasformazione del latte e l’impianto di biogas. Coffee break a base di degustazione di mozzarella prima di visitare il Parco archeologico di Paestum e Velia, patrimonio Unesco, definito dagli studiosi come “ la più bella città della Magna Graecia”,sempre guidati dalla nostra guida FiorellaAmorena.

Paestum conserva tre monumentali templi dorici (di Hera, di Nettuno e di Atena), tra i massimi esempi di architettura greca a noi giunti, oltre a un anfiteatro, un foro con comitium ma anche santuari e necropoli. Molto interessante anche la visita al museo archeologico che espone le famose metope del Santuario di Hera Argiva, numerose lastre tombali affrescate di età lucana e splendidi corredi funebri, e soprattutto la celeberrima Tomba del Tuffatore, con l’unico esempio di affresco del mondo greco con soggetto umano degli inizi del V a.C., a noi giunto. Il nome Paestum, in realtà è stato dato solo in epoca romana, i Greci avevano chiamato la città Poseidonia, in onore del dio del mare Poseidone.

Dopo il pranzo all’Azienda Agricola Tempio ci siamo trasferiti in Irpinia (provincia di Avellino), in località Sorbo Serpico, per visita e degustazione alla Cantina “Feudi di San Gregorio”, cantina rivisitata nella sua forma attuale nel 2001 dall’architetto giapponese Hikaru Mori, e con un design accattivante anche negli arredi e negli interni grazie a Massimo e Lella Vignelli, simboli del design italiano nel mondo.

Feudi di San Gregorio è oggi il marchio simbolo del rinascimento enologico del meridione d’Italia e di una cultura del bere volta a riscoprire l’identità dei sapori mediterranei. La Cantina Feudi di San Gregorio è impegnata da sempre a valorizzare i vitigni del sud come l’Aglianico, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo e ad investire nella terra e nella tradizione secolare della viticoltura irpina, restituendo un futuro a un patrimonio unico. La grande ospitalità e professionalità capitanata da Lyllian Mele ci hanno fatto sentire amici di Feudi più che suoi visitatori.

Domenica mattina visita guidata della splendida Reggia di Caserta in compagnia della nostra fidata Fiorella Amorena e pranzo al ristorante Le Colonne Marziale.

Rientro in pullman domenica pomeriggio con immancabile riassunto tecnico, paesaggistico e storico da parte del Gran Maestro che ha poi incoraggiato discussioni appassionate sui vini assaggiati e sulle località visitate. Anche per i più scettici la Campania è risultata terra di grandi e belle sorprese, un territorio che ha incantato e divertito tutti.

Album fotografico

Organismi e cariche

Dal 1988 la Confraternita Vini Asolo Montello sviluppa e promuove le tradizioni dei prodotti vitivinicoli delle nostre terre.

I Confratelli

La Confraternita Vini Asolo Montello conta tra i propri Confratelli decine e decine di esimi rappresentanti della cultura vitivinicola del territorio dell’Asolo Montello.

L'organigramma

Nel rispetto degli obiettivi espressi con lo Statuto originale del 1988, la Confraternita Vini Asolo Montello è guidata da organismi e cariche interne.

Lo Statuto

Lo Statuto è il documento costitutivo dell’Associazione e sancisce i diritti e i doveri dei Confratelli, oltre alle modalità di rappresentanza e di amministrazione.

Aggiornamenti dalla Confraternita

Leggi il blog della Confraternita Vini Asolo Montello per le ultime novità.

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