Il viaggio
Il 2015 ha visto la Confraternita Vini Asolo Montello visitare i borghi delle terre umbre, alla ricerca delle eccellenze enogastronomiche del luogo.
Resoconto del viaggio
Quando si arriva in terra umbra e si viene ammaliati dalla natura, dai borghi, dalle eccellenze enogastronomiche non resta che fare una cosa: raccontarla e… noi ci proveremo.
Innanzitutto la scelta scaturita nell’ultima riunione del Capitolo della Confraternita Vini Montello e Colli Asolani con destinazione Umbria: una zona particolarmente battuta dal turismo e dagli interessi economici riguardanti l’agricoltura e la viticoltura. Ancora una volta, ottimo il lavoro di Alessandra Gardin che con le sue opzioni è riuscita a condensare, in due giorni, un programma denso di incontri e di appuntamenti. In più due giornate “favolose”, calde e soleggiate hanno reso ancora più incomparabile la trasferta.
Partenza alle sei e dieci dal solito piazzale del Duomo di Montebelluna, una ventina di partecipanti tra Confratelli ed Amici. Strade relativamente veloci della nostra pianura fino ad arrivare in autostrada; il mezzo, viene messo a disposizione dalla Ditta De Zen ed il Sig. Luca, l’autista, instaura subito un cordiale colloquio con il Confratello Alba sui problemi del traffico. A metà pullman si discute animatamente su quanto accaduto nella giornata precedente e sui tragici avvenimenti che hanno interessato, ancora una volta, la Tunisia, la Francia e la penisola del Sinai: le incursioni dei simpatizzanti e dei terroristi dell’IS che hanno seminato morte e distruzione.
Il Gran Maestro Dalla Rosa, preceduto nei saluti e nella presentazione dal Confratello Alba, dà il benvenuto ai presenti constatando che quasi tutti hanno partecipato alla precedente esperienza in terra francese (viaggio in Borgogna 15-18 maggio 2014) e sottolineando che, nelle due giornate avranno modo di conoscere due realtà di eccellenza del territorio umbro, oltre a visitare il Museo della Vite e dell’Olio di Torgiano, in provincia di Perugia, precisa che “…La scelta dell’Umbria è stata determinata dal fatto di aver visitato tutte le regioni del Nord Italia, ad eccezione della Valle d’Aosta, oltre all’opportunità di gustare vini particolari e, nello specifico, il Sagrantino quasi esclusivamente presente a Montefalco, contrassegnato dalla presenza di forti tannini….”
L’autostrada si snoda veloce ma, è il caso di dire, si avevano fatto i conti senza l’oste. Ben presto attorno a Bologna (è sabato, il primo week-end soleggiato e tanta voglia di vacanze) il traffico si infittisce bloccando ogni mezzo…si va a rilento e al primo autogrill tutti fermi (peccato che tutti gli automobilisti abbiano avuto la stessa idea…quindi ressa inverosimile, tempi di attesa alle casse impossibili, caffè imbevibile, bagni e toilette impraticabili…le solite odissee per migliaia di persone in una normale giornata di inizio estate).
L’inconveniente costringe a rivedere i programmi prestabiliti e mentre si raggiunge, finalmente, una “scassatissima” superstrada E45 Orte – Ravenna, con continue deviazioni a causa del fondo dissestato, da lontano si ammirano i borghi incastonati nell’Appenino emiliano-umbro, mentre superato l’indicazione “Monte Fumaiolo” si valicano i viadotti sopra un tumultuoso, orgoglioso e giovane Tevere: tutto questo sa di vacanza.
Campi di girasole da poco sbocciati intessono striature di giallo in contrapposizione ai terreni ocra, marrone, da poco arati, ubertosi e vitali; campi di tabacco (ancora viene prodotto?) inframezzati a quelli di soia e frumento. Una varietà di colori incredibile e, in lontananza, sulle pendici delle colline, vigneti dalle dimensioni ridotte a ricordare la nostra fortuna, il nostro “oro” imperdibile.
In prossimità di Assisi, nella ricerca del nostro Agriturismo, incrociamo i viandanti della Via Francigena, un percorso classico del pellegrinaggio laico-religioso: ragazzi con grossi zaini, forse italiani o forse stranieri, con un sorriso luminoso e un saluto cordiale (ah! essere più giovani…).
La fame è in agguato e al Country Lifestyle di Assisi “Re Artù”, che ci ospiterà anche nella notte, i proprietari si destreggiano a portare manicaretti sfiziosi: antipasti a base di pane e olio (produzione propria disponendo di ben 2000 piante di olivo), salumi e formaggi (formaggi di capra o vaccini, la migliore produzione di affettati) tagliatelle con ragù, salsiccette e bistecche alla griglia, tutto accompagnato da vini corposi, con una gradazione importante, rossi presentati in bottiglie dalle etichette “griffate” con motivi tratti dai più importi dipinti giotteschi.
Il caldo, aumentato anche dalle libagioni (i rossi oscillano dai 13 ai 14°) fa desiderare un tuffo nella vicina piscina, contornata da comodi e riposanti divani…ma il tempo tiranno ci costringe a riprendere il pullman e a visitare l’azienda “Di Filippo” che, viene sottolineato nella brochure, “si snoda per 30 ettari che guardano Assisi, adagiati su colline splendidamente esposte al sole tra Torgiano e Montefalco, nel cuore dell’Umbria.”
Ci accoglie, nella visita di questa realtà biologica e biodinamica, una simpatica signora dalle origini calabresi che, in maniera molto interessante, illustra il principio che regola le produzioni di olio e vino “…la nostra tradizione è fare agricoltura nel rispetto della natura…”. Ecco allora l’aratura con i cavalli per non compattare troppo il terreno, la pulizia dei filari dalle erbe con le oche (bellissime, imponenti e importanti si fanno sentire con il loro caratteristico verso, ma a novembre, ahimè diventano piatto prelibato, accompagnato da quell’uva che con tanta cura avevano pulito e custodito nei mesi caldi), i corni rigorosamente di mucca riempiti di particolari sostanze e immessi nel terreno per renderlo più fertile, il sovescio ovvero quella pratica agronomica consistente nell’interramento di apposite colture allo scopo di mantenere o aumentare la fertilità del terreno. Tutto viene spiegato mentre l’occhio si perde in lontananza con la veduta di Assisi.
Implacabile arriva il momento della degustazione che in altri momenti sarebbe più che mai apprezzata se non fosse che ci siamo alzati da tavola meno di un’ora e mezza fa. Quantunque sazi rinnoviamo i sapori del nostro palato con una profusione di affettati e di formaggi molli sposati a vini bianchi (in primis un biondo Grechetto molto avvincente) per poi terminare con rossi tipo Sangiovese, Properzio e Sagrantino e concludere con un passito straordinario.
A ricordo rimangono belle e divertenti foto: simpatica quella che ritrae i Confratelli nell’aia dell’azienda con, nello sfondo, gli aiutanti “privilegiati” (cavalli, oche, ecc.) testimoni del prezioso lavoro svolto dai proprietari Emma e Roberto Di Filippo.
Il ritardo penalizza la visita al Museo di Torgiano per cui tutti optano per trascorrere il tardo pomeriggio nella cittadina di Spello. Quest’ultima si colloca ai piedi del monte Subasio e dista all’incirca 5 km da Foligno e 30 da Perugia. La superficie del comune si estende in montagna, collina e pianura. Il suo terreno, molto fertile, è coltivato a cereali, viti ed olivi. È da quest’ultima pianta che Spello trae il suo più prezioso prodotto gastronomico: l’olio extravergine d’oliva. Non a caso la città, oltre ad essere annoverata tra i borghi più belli d’Italia, fa parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio.
Quale piacere visitare i vicoli curati, cercare gli angoli più armoniosi in questo connubio tra pietra bianca-rosata e fiori variopinti, con gatti placidi e sonnolenti distesi magari in un vicino Ponte Romano o percorrere la via che porta al Belvedere ammirando dagli squarci i lontani orizzonti verdi e oro. La tranquillità è imperante e le prime brume serali ci ricordano l’appuntamento al ristorante “La Cantina di Spello” ……si ricomincia con gli antipasti – peraltro deliziosi e, fra tutti, una frittata con tartufo nero. Io personalmente mi fermo agli gnocchi al tartufo nero, non reggo il ritmo e l’abbondanza e rinuncio a squisitezze per riservarmi un finale a base di dolce alla crema.
Siamo distanti una decina di chilometri dal nostro agriturismo e la stanchezza si fa sentire…abbiamo voglia di rientrare perciò arriviamo al pullman per delle scorciatoie ma qui si verifica un momento di suspense che ci fa trattenere il fiato: l’autista provando e riprovando ad avviare il motore non riesce ad accenderlo. Batteria senza un elemento, il verdetto. Panico dei presenti. Io già mi vedo di dover effettuare autostop e recuperare un automezzo messo a disposizione da “Re Artù” per risolvere la faccenda. Dopo dieci minuti di sofferenza il tanto sospirato wroooooom del motore ci concede la tranquillità.
Domenica 28 giugno 2015. Con il sole che filtra dalle finestre ammiriamo l’appartamento che ci ha ospitato e che è stato oggetto di un recupero ed un restauro notevoli: vecchi casali rurali trasformati in appartamenti vacanze (quindi salvaguardia del territorio, e recupero delle origini) incastonati nella campagna umbra: Re Artù, Mago Merlino e Fata Morgana. Veramente uno sforzo notevole che sta premiando i proprietari e che permette di concedere al viaggiatore il lusso della tranquillità.
La mattinata prevede fino alle 11 e mezzo libera uscita per cui tutti approfittano per visitare Assisi e le sue perle: la Cattedrale di San Rufino, il tempio di Minerva, la Basilica dedicata a San Francesco, le viuzze strette e pulite che si snodano da ovest ad est. E’ domenica mattina e le funzioni si alternano in continuazione…peccato per la visita parziale alla Basilica sarà per un altro momento la visione superba dei dipinti di Giotto e della sua bottega. Per il momento ci si accontenta dell’azzurro lapislazzuli dei due affreschi accanto al portone centrale: La predica agli uccelli e la fonte: sono maestosi, imperdibili, magnifici.
L’appuntamento più importante riguarda la visita all’Azienda Caprai, riconosciuta come l’azienda leader nella produzione di Sagrantino di Montefalco, il grande vino rosso prodotto da uve Sagrantino, un vitigno unico che cresce solo nel territorio di Montefalco da più di quattrocento anni. L’obiettivo di oggi è quello di trenta anni fa: il lavoro costante e meticoloso a favore della qualità, la ricerca e la sperimentazione di nuove tecniche agronomiche ed enologiche, la diffusione della cultura e della tradizione del territorio di cui l’azienda si fa interprete.
All’ingresso, un filare lungo decine di metri di olivi ci accompagna nel cuore dell’Azienda: ammiriamo l’enorme estensione dei vigneti e la particolare cura a cui sono soggetti. Subito una hostess ci illustra la proprietà, le cantine e i mezzi di produzione. Segnaliamo che le cisterne sono state ideate e realizzate da un nostro Confratello, il Sig. Velo Antonio, impossibilitato a essere presente.
Nonostante i prezzi medio alti gli acquisti di bottiglie di vino e di lattine d’olio sono notevoli; d’altronde come rinunciare ad un Umbria Grechetto IGT Anima Umbra oppure ad un Montefalco Rosso DOC dal sapore convincente e regale? Ed infine come non possedere il braccialetto Cruciani status symbol degli anni 2000?
Il ritrovo del pranzo alle 14 e trenta alla Locanda del Teatro a Montefalco:
Sformatino di melanzane con salsa di pecorino e pepe nero; riso carnaroli mantecato con melone e pancetta affumicata; filetto di maialino in crosta di spezie piccanti con salsa di fichi e senape; dolce di credenza (crostata artigianale con fragole fresche e crema pasticcera)
E’ sufficiente così? Se poi il tutto viene arricchito da bianchi e rossi della zona più che mai il tutto rende la locanda un luogo di eccellenza. Ma il caldo “imperversa” e tutti assaggiano con “cautela” le forti libagioni mentre l’occhio spazia nella sottostante pianura.
La chiesa di San Francesco ospita il ciclo pittorico di Benozzo Gozzoli, ed è un peccato rinunciare alla visita ma la necessità di rispettare gli orari imposti dall’autista del pullman ci costringono a rinviare questo incontro. In effetti nella via di ritorno si ripresenta, in senso contrario, il problema del rientro dei vacanzieri…soprattutto tra Forlì e Faenza si concentra un traffico pesante che costringe gli automezzi in un’estenuante coda. Il Gran Maestro, salutando i presenti, ricordando i grandi vini, rinnovando l’augurio di un prossimo incontro enogastronomico, ringrazia i presenti per la fattiva partecipazione all’escursione.
Grechetto o Sagrantino?
Produzione biodinamica o produzione con i moderni mezzi di alta tecnologia?
Olivi o vigneti?
De Zen o Dal Bello?
Via Francigena o via Giulia?
Giotto o Benozzo Gozzoli?
Potrebbe terminare così, con questi interrogativi, il resoconto di un viaggio intenso ma molto, molto interessante in una regione tra le più belle d’Italia.
SABATO 27 GIUGNO 2015
- 06:00 Partenza da Montebelluna piazzale del Duomo.
- 12:00 Arrivo e sistemazione in Hotel Assisi (Country House Re Artù).
- 13:00 Pranzo tipico in Country House Re Artù.
- 14:00 Transfer a Cannara (PG).
- 14:30 Visita e degustazione presso Cantina Di Filippo, Vocabolo Conversino (PG)
- 16:00 Transfer a Torgiano (PG).
- 16:45 Visita guidata ai Musei del Vino e dell’Olio di Torgiano.
- 18:30 Rientro in hotel ad Assisi.
- 20:00 Transfer da hotel a Spello (PG).
- 20:30 Cena presso ristorante La Cantina Di Spello.
SABATO 1° GIUGNO 2013
- 07:30 Colazione.
- 09:00 Visita libera di Assisi e della Basilica di San Francesco.
- 11:30 Transfer da Assisi a Torre di Montefalco (PG).
- 12:00 Visita e degustazione presso la Cantina Arnaldo Caprai.
- 13:30 Pranzo presso La Locanda Del Teatro e visita del borgo.
- 21:30 Arrivo a Montebelluna.
Album fotografico
Le foto scattate durante il viaggio compaiono qui.
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